domenica 8 dicembre 2013

Cameretta?non sbagliare!!

Scegliere secondo l’età
 
Quando pensiamo di arredare da zero oppure modificare la disposizione e l’arredo delle camerette dei nostri bambini, la prima cosa da considerare è l’età dell’utilizzatore.
Secondo la fascia di età avremo diverse necessità per quanto riguarda gli armadi per camerette: quando i bambini sono piccoli, avremo bisogno di cassetti per lo più per riporre piccoli oggetti, i loro abitini e tutto ciò che ci serve nel quotidiano. Crescendo comincerà ad appendere gli abiti, ad avere più magliette, giacconi e necessità di spazi maggiori. 
Avremo bisogno di spazio in abbondanza per riporre i giochi, spazi per disporre i libri e molto altro.
 
Faer: Soluzione con armadio ad angolo e letto alto “salva-spazio A”
La scelta di stile
 
Maschietto, femminuccia, bambino, ragazzino, signorina: la scelta di stile è fondamentale
Dovremo preferire la soluzione più appropriata, sia nelle forme sia nel design.
Nella fascia di età inferiore prendono il sopravvento i colori forti, accesi, brillanti, e i personaggi dei cartoon. Salendo con l’età le preferenze cambiano, verso stili più sobri e meno impattanti, dai colori più delicati e dalle tinte tenui, che tendono a  diventare sempre più neutre ed eleganti.
Gli armadi per camerette evolvono e crescono con il vostro bambino: cambiano le necessità e si modificano anche gli spazi. 

Le dimensioni e le forme

Da accoglienti ripostigli, giacigli teneri per piccoli corredini, passiamo ad armadi per camerette da veri ragazzi, carichi di magliette, jeans, gonnelline, vestitini e molto altro. Se in passato bastavano due ante, nemmeno a tutta altezza, crescendo la necessità di spazio aumenta verso soluzioni a soffitto ad ante apribili a battente o scorrevoli
 
Se lo spazio lo permette la possibilità è quella di scegliere dal principio soluzioni implementabili che crescano di dimensioni proporzionalmente al nostro bambino.
In questo modo sarà semplice aggiungere elementi modulari che possano aumentare lo spazio interno a nostro piacimento.
 

A livello formale le soluzioni possono essere più lineari nel caso di un ambiente ristretto, oppure più articolate e costituite da più pezzi, con possibilità di composizione a gusto personale, per gli spazi di dimensioni maggiori.


www.arredamento.it

Living open space in spazi ridotti!


Spazi divisi o open space?

In primo luogo quando pensiamo a come arredare il soggiorno,valutiamo se preferire una soluzione distinta o un open space con la zona cucina.

In alcuni casi la soluzione ad unico ambiente potrebbe aiutarci a implementare otticamente lo spazio rendendolo visivamente più grande, senza trucchi né inganni effettivi ma solo tramite condivisione di mobili che da spazio cucina si trasformano in soluzioni a giorno.

In questo modo invece di avere una parete divisoria avremo una soluzione di arredo modulare e componibile che si snoda tra due zone distinte, rendendole un’unica pratica e funzionale.

Quando lo spazio è ridotto?

Vediamo come arredare il soggiorno realizzando funzionali composizioni che possano assolvere ogni nostro desiderio, richiesta e necessità in questo spazio.

Se abbiamo poco spazio, il primo luogo valutiamo la scelta di un divano che sia essenziale: niente cuscinoni imbottiti ma sedute minimali e dalle linee rette.

Lo spazio recuperato sarà essenziale per disporre un bel tavolo con sedie: scegliamolo allungabile e in linea con lo spazio.

Ambiente piccolo, evitiamo i colori troppo scuri: un bianco lucido o opaco, un legno chiaro o tanto vetro aiuteranno a ingrandire la percezione.

Evitiamo mobili a sospensione, ma preferiamo soluzioni a tutta altezza, da appoggio a terra: risolveranno il problema di contenimento e lo spazio sembrerà più grande.

In alternativa, disponiamo un mobile contenitore a sospensione sulla parete, dove è poggiato il divano: lo spazio sarà sufficiente e la parete non subirà nessun restringimento.

Le regole da rispettare!!

Quando pensiamo a come arredare il soggiorno, partiamo sempre dall’essenziale: cosa ci serve davvero?

Saranno questi i primi arredi a prendere il sopravvento su tutto.

Divano: immancabile elemento per il relax diurno e serale.

Il divano deve essere sempre rapportato allo spazio e mai occupare più del dovuto.

Fondamentale la scelta del rivestimento da effettuare con cura e attenzione;

Tavolo da pranzo: piccolo o grande la cosa fondamentale è il rapporto con lo spazio, nel caso di piccoli ambienti è bene preferibile una soluzione allungabile senza chiudere e opprimere troppo;

Mobile contenitore o parete attrezzata: con questo elemento si completa il trio dei fondamentali in salotto.

La scelta varia in conformità a cosa dobbiamo porre al suo interno: nel caso di necessità di ambedue le soluzioni si può optare per una parete attrezzata ibrida con zone chiuse e spazi a giorno, per accogliere sia il necessario alla tavola, sia libri e oggettistica.

In qualunque modo voi strutturiate la vostra zona giorno ricordate che lo spazio deve essere enfatizzato dagli arredi e sembrare più grande e luminoso: se al contrario, l’impressione è di chiusura e ambiente cupo, magari è il caso di rivedere qualcosa.







www.arredamento.it

Come scegliere l'illuminazione giusta per ogni ambiante??

Illuminare correttamente la casa richiede un'attività preventiva di studio, attraverso cui si valutano diversi fattori. 

Ogni stanza infatti segue delle regole precise ed ha particolari esigenze. 

La cucina: qui la luce deve occuparsi di varie attività come illuminare fuochi, piani da lavoro e tavolo da pranzo. “La cucina necessita, in quanto luogo di lavoro di una ottimale illuminazione, intensa e priva di ombre”. Quindi oltre all’illuminazione generale dell’ambiente cucina, possiamo aggiungere punti luce sul piano da lavoro con faretti da incassare sul lato inferiore dei pensili.

La sala da pranzo:  Richiede un punto luce posizionato sopra al tavolo, a confermarne la centralità e l'importanza all'interno di quell'ambiente. 

Il Soggiorno: ha bisogno di diversi punti luce, che siano adeguati alle attività che vi si svolgono. 

La camera da letto: è sempre meglio abbinare alla luce generale (lampadario, plafoniera..), luci per comodini, specchi e armadio. Importante è che la luce dei comodini sia isolata e non disturbi chi è accanto e vuole riposare. Per la nostra cabina armadio andranno benissimo faretti alogeni o tubi fluorescenti affinchè non danneggino tessuti o alterino i colori dei nostri capi. Faretti orientabili per gli specchi.
La zona notte riguarda anche i ragazzi dove sicuramente vengono svolte tante attività. In fase di acquisto luci, basterà ricordare che oltre alla fonte generale a soffitto, dobbiamo dotare la stanza di una lampada da tavolo per la scrivania dove si svolgono i compiti, ricordando che “la luce deve provenire dal lato opposto della mano con cui scriviamo, e un faretto orientabile a muro o una lampada da appoggio per il comodino. Da evitare invece, soprattutto se avete figli piccoli, piantane e lampade a terra che nel gioco potrebbero essere urtate e diventare oggetti pericolosi per i bimbi”.

Questo significa anche dover fare delle scelte di acquisto tra lampadari, lampade a sospensione, lampade da terra e lampade da tavolo.

Il passo successivo per illuminare correttamente la casa consiste nel decidere lo stile delle varie lampade, che deve armonizzarsi con lo stile della casa e quello degli altri elementi di arredo già presenti o che siamo in procinto di acquistare.
Esistono infatti lampade moderne o ultramoderne, ma anche lampade classiche, rustiche, moderne.
Materiali, forme e colori giocano tra loro per creare numerose proposte, capaci di accontentare molteplici gusti e di armonizzarsi al meglio con le varie soluzioni abitative.



Sbizzarritevi quindi ma , seguendo le giuste regole!!






sabato 7 dicembre 2013

come scegliere il parquet giusto?

Il parquet è una scelta razionale e funzionale. Ne esistono molti tipi,  in legno massiccio, con uno strato nobile posto su uno zoccolo di legno meno pregiato, o su un multistrato o un pannello di particelle a base di legno. A volte lo strato nobile è spesso qualche millimetro.
Il parquet è disponibile in diverse essenze e tonalità e la scelta di un tipo di legno piuttosto che un altro deve essere fatta pensando sia all’ambiente dove si andrà a posare ( uso della stanza, luminosità, esposizione alla luce…) che all’effetto che si vuole ottenere in una stanza ( più luminoso usando legni dalle tonalità chiare, più caldo con l’uso delle tonalità scure).
Ecco alcuni dei legni più usati per parquet e le loro tonalità di colore:
I legni bruni: Il primo che ci viene in mente è sicuramente il teak che è un’essenza color tabacco di origine asiatica ed africana. E’ un legno estremamente resistente all’umidità, infatti è uno dei più utilizzati nel settore nautico. In Africa si trova anche un legno giallo molto particolare:  l’iroko. Il colore di questa essenza cambia con l’esposizione alla luce. E’ indicato per la posa in cucina e bagno poiché molto resistente all’umidità. Se avete in casa un riscaldamento a pannelli vi suggeriamo la messa in posa dell’Afrormosia. E’ un legno di origine africana di un colore che tende al verde oliva. 
I legni scuri: Dall’Africa proviene anche il mutenye, che può avere diverse sfumature di colore: grigio tendente nero e marrone tendente giallo.  Pur essendo un’essenza abbastanza resistente è da sconsigliare se in casa avete un tipo di riscaldamento a pannelli radianti. Molto più conosciuto è ilwengé-Panga. Non subisce cambiamenti di colore se esposto ai raggi solari e si presenta con tonalità molto scure.
I legni rossi: Il Doussiè Africa è un legno che si presta per la messa in posa nel caso di pavimenti con riscaldamento a pannelli. Si presenta con una tonalità molto bella che è una via di mezzo tra l’oro e il rosso. Il  merbau è un legno asiatico che modifica il proprio colore bruno con la continua esposizione alla luce.
I legni Chiari: Il rovere è un legno molto bello che si presenta con una tonalità chiara che cambia con il tempo fino ad assumere un colore quasi giallo paglierino. Lo sconsigliamo per la messa in posa in pavimenti con riscaldamento a pannelli e in ambienti umidi. Il faggio dal tipico colore rosato è di origine europea. E’ un’essenza inadatta a pavimentazioni con riscaldamento a pannelli poiché poco tollerante agli sbalzi termici. Di color beige chiaro è  l’acero americano che ha un livello di ossidazione molto basso.


www.comearredare.com